Eccesso di Pronazione?
Che l’appoggio sia fondamentale è indiscutibile, ma è anche vero che la biomeccanica della corsa è più complessa: non si riduce a quale parte del piede appoggia a terra per prima, ma all’intera geometria del corpo.
E’ indispensabile, come dico da diverso tempo, cominciare a guardare un po più in alto della caviglia.
Sicuramente ognuno ha una postura e tecnica di corsa che personalizza il suo stile, ma alla base di tutto ci sono sempre delle caratteristiche tecniche che è opportuno prendere in considerazione e cercare di allenare e di sviluppare!
E’ opportuno fare un’analisi della propria postura e assetto in corsa.
Dobbiamo analizzare le diverse fasi che caratterizzano la falcata. L’appoggio di un piede normale nella corsa può essere in tre fasi: contatto, appoggio e spinta.
Dal punto di vista biomeccanico, la pronazione e la supinazione sono due movimenti opposti uno all’altro, ma che risultano fondamentali per la corretta funzionalità biomeccanica del piede. Per avere un’azione efficace e vantaggiosa, il movimento dalla pronazione alla supinazione deve avvenire in modo equilibrato, progressivo e con il giusto timing.
In questo modo anche le altre articolazioni, come il ginocchio e l’anca, lavorano con la massima efficienza.
In conclusione, possiamo affermare che la pronazione è necessaria per ammortizzare e stabilizzare l’appoggio, mentre la supinazione è fondamentale per la fase di spinta e l’avanzamento.
Bisogna saper individuare, nel corretto modo, la Pronazione e se NON GIUDICATA in eccesso controllarla può essere un grave errore.
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